Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca

A chiunque come noi lavori nel campo della cultura sarà tragicamente risuonato negli ultimi mesi il monito con cui Vittorini nel settembre 1945 apriva «Il Politecnico» e, guardando alla devastazione prodotta dalla guerra appena conclusasi, metteva sul banco degli imputati proprio la «cultura» e la sua impotenza a impedire il conflitto e la distruzione, arrivando a «riconoscere […] che l’insegnamento di questa cultura non ha avuto che scarsa, forse nessuna, influenza civile sugli uomini». Con un simile senso di inadeguatezza e di perdurante sgomento di fronte all’urgenza dolorosa di una guerra sanguinosissima nel cuore dell’Europa, ma facendo appello a tutto il necessario «ottimismo della volontà», inauguriamo l’annata XII di «Oblio» e una nuova periodicità semestrale.

Dalla pubblicazione del primo numero della rivista nell’aprile 2011 sono trascorsi undici anni in cui, così come si è definitivamente affermato l’uso degli strumenti tecnologici in tutti gli ambiti della ricerca, è esponenzialmente cresciuto anche il gettito degli studi letterari otto-novecenteschi (e duemilleschi), oltre che per l’indubbio richiamo da essi esercitato, al ritmo produttivo imposto dai requisiti di reclutamenti e upgrading universitari e a prescindere dalle esigenze e dai progetti degli studiosi.

Quella che poco più di un decennio fa era stata la sfida di un potente strumento di ricognizione – offrire  un repertorio bibliografico open access della ricca produzione scientifica nell’area della letteratura italiana contemporanea – è diventata col tempo una solida realtà editoriale di informazione, di ricerca, di dibattito, che ha la presunzione di essersi efficacemente proposta come luogo d’incontro tra il più rigoroso lavoro scientifico, la militanza culturale, la discussione intorno a testi, idee e poetiche.

Per rendere conto in modo sistematico del flusso continuo di informazioni e dati che un tale quadro costantemente in progress implica, ci è sembrato congruo offrire due numeri annui ancora più ampi e meditati, che accolgano sia un numero sempre più cospicuo di recensioni (e in tal senso non ci stanchiamo di appellarci ai nostri referenti e collaboratori), sia saggi vagliati dalla peer review, sia rubriche (all’attenzione, in circolo, voci, al presente, a fuoco – quest’ultima contenente saggi sottoposti anch’essi a revisione tra pari) che hanno ormai assunto una fisionomia ben definita, contribuendo da una parte ad alimentare il profilo scientifico della rivista, dall’altra ad aprire «Oblio» verso le novità e il dibattito del presente.

Questo numero 45 presenta, come d’uso, un vasto repertorio di recensioni, una serie di saggi (i cui temi spaziano da Deledda a Lalla Romano, da De Roberto a Primo Levi a Montale), e tre delle nostre rubriche. La sezione a fuoco, Poesia e cittadinanza, è incentrata su un tema quanto mai attuale, e propone, oltre alle relazioni presentate nel corso del seminario tenutosi alla Lumsa nel marzo 2021 (di Stefano Giovannuzzi, Daniele Piccini, Caterina Verbaro, Niccolò Scaffai, Giuseppe Langella, Paolo Sordi, Daniela Marro), una preziosa appendice di testimonianze, e in alcuni casi testi inediti, dei poeti Elisa Biagini, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Gianni D’Elia, Guido Oldani, Fabio Pusterla. La rubrica all’attenzione, affettuosamente curata da Giovanna Rosa, è dedicata a un grande maestro degli studi letterari recentemente scomparso, Vittorio Spinazzola, il cui percorso di critico e studioso è ricostruito da una serie di interventi molto significativi di colleghi e allievi (Nicola Merola, Paolo Giovannetti, Mario Barenghi, Alberto Cadioli, Giovanna Rosa, Edoardo Esposito, Martino Marazzi, Angelo R. Pupino, Carlo Tirinnanzi De Medici), e la cui inconfondibile voce è presente nell’intervista a suo tempo condotta e ora riproposta da Paolo Giovannetti. Infine in circolo, a cura della nostra giovane collaboratrice Chiara Portesine, utilizza la prescelta formula del dibattito critico intorno a un libro. Questa volta al centro è la recente edizione delle opere poetiche di Sanguineti – Segnalibro, Il gatto lupesco, Mikrokosmos –uscite per Feltrinelli nel 2021, occasione per una discussione partecipe su attualità e inattualità del poeta. Vi intervengono Massimiliano Cappello, Tommaso Pomilio, la stessa Chiara Portesine, con un’intervista Erminio Risso, curatore delle tre riedizioni e alcune note corredate dai disegni di Sanguineti di Mario Petrella.

Per la fase che ora si apre, non c’è viatico migliore di un rinnovato ringraziamento a quante e quanti in questi anni hanno dato fiducia alla nostra rivista e continuano con noi – in ruoli e funzioni diverse – a impegnarsi nella comune impresa: la MOD, il comitato scientifico e editoriale, la nostra rete di referenti scientifiche e scientifici, di collaboratrici e collaboratori, la nostra redazione. «Oblio» non esisterebbe senza lo spirito di comunità che lo anima e gli dà senso.

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