Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca

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Partendo da un abbozzo di lessico, prova a introdurre unilateralmente, con il correttivo virtuale della redazione collettiva e della pubblicità assicurata dall’open access, un principio di ordine in un ambito che più di altri ne ha bisogno.

Oblio, XIV, 50

voci — Max Ernst, *Un tessuto di menzogne* (1959 - dettaglio)

a cura di Giuseppe Lo Castro, Elena Porciani, Caterina Verbaro

Isotta Piazza, Paradigmi vecchi e nuovi - Oblio, XIV, 50

Riccardo Castellana, Cent’anni di solitudine e l’oblio dei moderni - Oblio, XIV, 50

Daniela Brogi, Vedi alla voce: scrittrici - Oblio, XIV, 50

Francesco Sielo, La necessità dell’oblio. Riflessioni sul canone contemporaneo - Oblio, XIV, 50

Federico Bertoni, Se anche la controstoria diventa una moda - Oblio, XIV, 50

Davide Savio, Il canone e lo spauracchio - Oblio, XIV, 50

Emanuele Zinato, L’oblio della critica tra asservimento e rimemorazione - Oblio, XIV, 50

Margherita Ganeri, L’oblio come censura: il caso della letteratura diasporica italiana - Oblio, XIV, 50

Florian Mussgnug, L’antropocene ci insegna a leggere le operedel passato - Oblio, XIV, 50

Teresa Spignoli, Il ‘diritto all’oblio’. Cancellare significa creare - Oblio, XIV, 50

Oblio, XI, 44

A cura di Elena Porciani

Elena Porciani, Margine, marginalità e smarginatura. Note propedeutiche agli studi letterari di genere - Oblio, XI, 44

Simona Micali, Umano, animale, postumano. Contaminazioni e sconfinamenti - Oblio, XI, 44

Florian Mussgnug, Antropocene: decentrare l’uomo - Oblio, XI, 44

Beatrice Seligardi, Al margine della parola, al margine della visione. Per una (in)disciplina dell’analisi tra letteratura e cultura visuale - Oblio, XI, 44

Francesco Sielo, Margini e marginalizzazione in Carlo Bernari. Una lettura geocritica - Oblio, XI, 44

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