Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca

Oblio, IX, 36
a fuoco

Ombretta Frau


«La mia azienda»: Matilde Serao e «Il Giorno». Lettere inedite

Il mio studio si concentra su una raccolta di lettere che Matilde Serao scrisse all’uomo politico veneziano Luigi Luzzatti negli anni fra il 1904 e il 1910. Le prime lettere risalgono agli anni della fondazione del «Giorno» e confermano, da una parte, la forte personalità e inusuale forza di carattere di Serao e, dall’altra, rivelano gli ostacoli, legati in massima parte alle vicende finanziarie del giornale, che la scrittrice-imprenditrice partenopea doveva superare quotidianamente. «Il Giorno» iniziò le pubblicazioni il 27 marzo 1904, poche settimane dopo la data della prima lettera a Luzzatti. La corrispondenza mostra inoltre come Serao dovesse continuamente misurarsi non solo con Luzzatti, ma anche con altri politici e personalità del mondo della finanza per ottenere fondi e protezione. Il tono delle lettere oscilla fra l’entusiasmo per l’avventura del suo giornale e grandi momenti di prostrazione, frustrazione e perfino rabbia. La scrittrice sa essere ossequiosa, riverente e aggressiva allo stesso tempo. La lettura di queste lettere getta luce su una Serao non più solo autrice di successo e public intellectual, ma anche donna d’affari e vigorosa imprenditrice.

My paper focuses on a collection of letters that Matilde Serao wrote to the Venetian politician Luigi Luzzatti between 1904 and 1910. The first letters date back to the years of the foundation of “Il Giorno” and confirm, on the one hand, Serao’s strong personality and unusual strength of character and, on the other, reveal the daily obstacles, linked in large part to the newspaper’s financial challenges, which the Neapolitan writer-entrepreneur had to overcome. «Il Giorno» began its publications on 27 March, 1904, only a few weeks after the first letter to Luzzatti. Additionally, the correspondence shows how Serao had to continuously measure herself not only with Luzzatti, but also with other politicians and personalities from the business world to obtain funds and protection for her paper. The tone of Serao’s letters alternate between the thrill for the challenges connected with having her own newspaper, and moments of great prostration, frustration and even anger. Serao knows how to be obsequious, reverent and aggressive at the same time. Reading these letters sheds light on a Serao that was a successful author and public intellectual, but also a businesswoman and a vigorous entrepreneur.

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