Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca

Oblio, X, 40
a fuoco

Daria Motta


Nel laboratorio della transizione. Lettura filologica di Una peccatrice

La lettura filologica di Una peccatrice (1866), resa possibile dalla recente pubblicazione dell’edizione critica del romanzo, documenta la maturazione della competenza linguistico-stilistica del giovane Verga. La revisione del romanzo, infatti, fu condotta durante il primo periodo di permanenza dell’autore a Firenze e l’analisi delle varianti rivela le direttrici lungo le quali Verga si muoveva per allontanarsi dalla lingua ancora stentata delle sue prime prove catanesi. In particolare, il romanzo costituì per lo scrittore un’occasione per sperimentare nuove strategie stilistiche e diegetiche, nel tentativo di rappresentare più realisticamente l’ambiente borghese e mondano in cui la vicenda è ambientata.

Reading the novel Una peccatrice (1866) through the lens of philological analysis, thanks to the critical edition which has been recently published, testifies the improvement of Verga’s linguistic and stylistic competence. After a two years long revision, and moreover, after Verga’s first permanence in Florence, the novel the author’s attempt to distance himself from the language of his previous novels, characterized by weak linguistic competence, and to gain a style appropriate to describe middle-class and aristocracy. Therefore, the novel constituted for young Verga an opportunity to experiment new stylistical and diegetic strategies.

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