Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca

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Oblio, XII, 45
saggi

Chiara Ciardullo


Vedere per diventare visibile. Ipotesi su un’ontologia dello sguardo in Lalla Romano

Lalla Romano è un’artista poliedrica. Tratto caratterizzante del suo stile letterario è il sapiente gioco di intersezione tra parola e visualità; un connubio espressivo che ha generato una produzione del tutto singolare nel panorama letterario italiano e, al tempo stesso, ha permesso un’adeguata considerazione della sua figura in contesti interpretativi finora inediti. Il presente saggio concorre dunque a focalizzare l’attenzione sulla predilezione visuale della scrittrice – esibita dapprima nei romanzi canonici, poi oggettivata nei tardivi romanzi fotografici – che integra l’atto visivo come forma di contestazione al secolare totalitarismo della scrittura e, al contempo, le regala un primato prospettico altrove negato.

Lalla Romano is a multifaceted artist. A characteristic of her literary style is the clever game of intersection between word and visuality. This expressive combination has generated an unique production in the Italian literary panorama and at the same time has proved to be the most distinctive feature of her figure in unusual interpretative contexts. This essay brings attention to the writer’s visual predilection – first exhibited in her canonical novels, then objective in her late photographic novels. It is also aimed to integrate the visual act as a form of contestation against the secular totalitarianism of writing and to recognise a prospective primacy denied elsewhere.

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