Lia Perrone Lia Perrone (1984) ha conseguito la Laurea Magistrale in Filologia Moderna presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2010 al 2012 è stata Attachée Temporaire de l’Enseignement et de la Recherche presso l’Università di Nizza, dove è attualmente lettrice d’italiano. Sta ultimando il Dottorato di ricerca con una tesi sul rapporto tra storia e finzione nelle rappresentazioni letterarie e artistiche del caso Moro. Ha partecipato a diversi convegni in Italia e all’estero (soprattutto in Francia) e co-organizzato due giornate di studi sul tema delle «Nuove forme dell’impegno letterario», svoltesi all’Università di Nizza nel 2014. Tra le sue pubblicazioni più recenti: L’immagine di Aldo Moro nella letteratura e nelle arti dello spettacolo in Una vita, un Paese. Aldo Moro e l’Italia del Novecento, a cura di Renato Moro e Daniele Mezzana, Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 2014 (pp. 867-885); “L’imagination, c’est réel!”. L’affaire Moro dans Buongiorno, notte de Marco Bellocchio, in Imagination et Histoire: enjeux contemporains, sous la direction de Matthieu Devigne, Monica Martinat, Pascale Mounier et Marie Panter, Presses Universitaires de Rennes, 2014 (pp. 143-152). È inoltre una delle curatrici del volume Le nuove forme dell’impegno letterario in Italia, Ravenna, Giorgio Pozzi Editore, 2015. recensioni - AA.VV., Il caso Moro. Memorie e narrazioni, a cura di Casalino, Cedola e Perolino - Oblio, VI, 21
recensioni - AA.VV., Il caso Moro. Memorie e narrazioni, a cura di Casalino, Cedola e Perolino - Oblio, VI, 21