Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca

Maria Di Maro

Maria Di Maro si laurea in Filologia Moderna presso l’Università di Napoli “Federico II”, con una tesi in Letteratura italiana dal titolo «Prestate fede ai vostri occhi» Letteratura e scienza in Galileo Galilei. Da novembre 2015 è dottoranda presso l’Università di Bari” Aldo Moro” in Letterature lingue e filologie moderne (XXXI ciclo), dove lavora all’edizione critica e commentata de La Cecala Napolitana (1674) di Giambattista Valentino. È cultore della materia di Letteratura Italiana (L-FIL-LET/10) presso l’Università di Napoli “Federico II”. Ha pubblicato: Il Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo: Il lungo itinerario da testo ad opera per «rifar i cervelli degli Uomini», in «Studi (e testi) italiani», n 40, 2017; Masaniello: nascita ed evoluzione di un mito moderno, in La letteratura italiana e le Arti, Atti del XX Congresso dell’ADI – Associazione degli Italianisti, Roma, Adi editore, 2018; «Parlo con il coloro che hanno poco sale in zucca e che se ne vanno alla cieca»: la Nobiltà et l’eccellenza delle donne di Lucrezia Marinelli, in Debating the Querelle des femmes. Literature, theatre and education, Szczecin, Volumina pl,2018; «Orologi da ruote, da polve e da sole»: le rappresentazioni poetiche del sentimento del tempo barocco, in Tempo. Tra esattezza e infinito. Atti IX convegno Interdisciplinare dei Dottorandi e Dottori di Ricerca, a cura di Tiziano Gasbarro e Danilo Testo, Roma, UniverItalia,2019, vol. II, pp. 77-92. I suoi interessi vertono sulla produzione poetica del diciassettesimo secolo, la percezione delle catastrofi nella letteratura barocca, gli studi di genere.


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