Martina Romanelli Martina Romanelli è dottoressa di ricerca in Filologia, Letteratura italiana, Linguistica (curr. internazionale di Italianistica). I suoi interessi vertono principalmente sulla letteratura sette-ottocentesca e sulla teoria del linguaggio e della traduzione poetica in età moderna. Ha curato l’edizione di alcune lettere e opere di Francesco Algarotti, come il carteggio con Giovanni Lami («La rassegna della Letteratura italiana», 126/1, 2022), i frammenti inediti dal Bellum civile petroniano («LEA – Lingue e Letterature d’Oriente e d’Occidente», 8, 2019), la Sinopsi di una introduzione alla Nereidologia (serie «Quaderni di LEA», 5, Firenze, FUP, 2021) e del Saggio sopra la rima (Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2021). Si è inoltre occupata di Giacomo Leopardi, con contributi in rivista e in volume e una monografia («Ancor che tristo / ha suoi diletti il vero». Una lettura di ‘Zibaldone’ 2999, Firenze, Sef, 2018); quindi, è autrice di saggi e schede enciclopediche su autori della terza generazione come Piero Bigongiari, Mario Luzi e Giuseppe Dessí. Collabora stabilmente con «LUZIANA. Rivista internazionale di studi su Mario Luzi e il suo tempo». recensioni - AA.VV., «Mi ha fatto ogni possibile domanda!». Quarantacinque interviste a Giuseppe Dessí (più una) - Oblio, XII, 46 recensioni - Alberto Cadioli, «La sana critica». Pubblicare i classici italiani nella Milano di primo Ottocento - Oblio, XI, 44 in circolo - Il romanzo in Italia II. L’Ottocento - Oblio, IX, 36
recensioni - AA.VV., «Mi ha fatto ogni possibile domanda!». Quarantacinque interviste a Giuseppe Dessí (più una) - Oblio, XII, 46
recensioni - Alberto Cadioli, «La sana critica». Pubblicare i classici italiani nella Milano di primo Ottocento - Oblio, XI, 44