Silvia Acocella Silvia Acocella è ricercatrice di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha vinto il Premio nazionale Sapegno per la sua tesi di laurea su Pirandello. Si è occupata del rapporto tra cinema e cultura letteraria, tra arte e scienza; in particolare ha rintracciato gli effetti dell’illuminazione artificiale negli stadi di visione della letteratura e la relazione tra le moderne teorie cosmologiche e i cieli di carta dei romanzi novecenteschi. Ha recuperato canali inediti dell’editoria della clandestinità, portando allo scoperto l’influenza della seconda ondata dell’espressionismo tedesco. Ha dedicato studi monografici a Luigi Pirandello, Carlo Bernari, Ettore Cantoni e saggi critici a Federigo Tozzi, Italo Svevo, Primo Levi, Franco Calamandrei, Umberto Barbaro, Danilo Dolci ed Erri De Luca. Nell’ambito ottocentesco, si è occupata della figura del prigioniero romantico e della scrittura in carcere di Silvio Pellico e Carlo Bini. Del passaggio tra Otto e Novecento, ha ricostruito l’influenza di Max Nordau e del concetto di degenerazione nella letteratura italiana della fin de siècle. recensioni - Mario Barenghi, Poetici primati. Saggio su letteratura e evoluzione - Oblio, XI, 42-43 recensioni - Remo Bodei, La vita delle cose - Oblio, I, 2-3