Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca

Stefano Giovannuzzi

Stefano Giovannuzzi insegna letteratura italiana contemporanea all’Università di Perugia. Si è occupato di letteratura del Novecento, concentrandosi sui fenomeni che interessano la poesia con la fine dell’ermetismo, fra anni trenta e anni cinquanta: Tempo di raccontare. Tramonto del canone lirico e ricerca narrativa (1999), e quindi La persistenza della lirica. La poesia italiana nel secondo dopoguerra da Pavese a Pasolini (2012). I suoi interessi spaziano dal primo Novecento (Campana, di cui ha ripubblicato Il più lungo giorno (2004 e 2011), alla stagione fra le due guerre (la ristampa di S. Quasimodo, Acque e terre, 2016), al secondo dopoguerra e agli anni sessanta (Pasolini, Fortini, Sereni, la neoavanguardia, ma anche Vittorini e il dibattito intorno a Industria e letteratura), per approdare infine agli anni più recenti: la ripresa della poesia nel contesto sociale e culturale degli anni settanta e ottanta. Più che al singolo autore e alla monografia l’attenzione è sempre stata rivolta a ricostruire ampi quadri storici e culturali, nel tentativo di mettere a fuoco i processi in corso e cogliere uno “spirito del tempo” al di là delle pronunce individuali: su questi aspetti ha in preparazione un volume. Un ruolo centrale nella sua attività di ricerca ha ricoperto il lavoro di scavo e di ricostruzione storica e filologica intorno all’opera di Amelia Rosselli (e al sistema di relazioni che essa intreccia), culminato nel “Meridiano” che raccoglie L’opera poetica (2012). Delle ricerche che hanno accompagnato la costruzione del “Meridiano” è frutto il volume Amelia Rosselli: biografia e poesia (2016).


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